Le indicazioni relativa all’età evolutiva debbono essere ancora più attente, stringenti e quindi restrittive. Fondamentale è valutare il grado di accrescimento che deve raggiungere il 99,5°percentile, con studio delle cartilagini di accrescimento per stabilire la maturità scheletrica. L’ indicazione deve essere posta in accordo con strutture di supporto pediatrico in grado di seguire il paziente anche durante il follow up. Nel caso che sul territorio di residenza non esistano strutture adeguate bisogna attivare un team multi-specialistico dedicato in grado di far fronte alla suddetta carenza assistenziale. Fondamentale è valutare il grado di comprensione e di motivazione sia del paziente che nell’ambito familiare, che dovrà essere parte integrante del percorso pre e postoperatorio.

I criteri di arruolamento sono:

BMI > 35 con almeno una comorbilità
Trattamento di almeno 6 mesi presso un centro specializzato
Maturità schelettrica e sviluppo completato
Capacità di aderire a programmi multidisciplinari pre e postoperatori
Possibilità di accedere a una struttura con supporto pediatrico specialistico

A nostro avviso nel minore è importante valutare il disagio sociale che comporta la condizione di obesità, per un giovane vivere da obeso è molto difficile a causa di comportamenti discriminatori di cui è fatto oggetto, si verificano numerosi casi di abbandono scolastico ed emergono gravi turbe socio-comportamentali. Queste situazioni sono la vera e spesso unica comorbilità che si riscontrano in questa fascia di età. Questi aspetti patologi della sfera comportamentale regrediscono significativamente dopo chirurgia bariatrica reinserendo i giovani pazienti in stili di vita adeguati alla loro età.

Da queste considerazioni si può dedurre che la scelta chirurgica è particolarmente aderente alle necessità dei pazienti e che deve essere attuata il più precocemente possibile.

Un altro aspetto di grande rilievo è la scelta dell’intervento che deve presentare il minor rischio operatorio possibile, deve dare un calo progressivo spalmato nel tempo al fino di non creare shock metabolici, non deve comportare carenze vitaminiche, marziali e minerali. Inoltre la reale reversibilità dell’intervento è un altro aspetto da valutare.

Alla luce di queste considerazioni l’intervento che in questi casi trova la migliore indicazione è il bendaggio gastrico, che inoltre è la metodica che meglio si compenetra con il percorso cognitivo comportamentale post operatorio. I criteri di reclutamento nel paziente over 65 sono sostanzialmente quelli comunemente utilizzati ponendo l’accento sulle comorbilità da trattare, che rappresentano l’unico e vero motivo di sottoporre il paziente a pratica chirurgica. In questi casi nel porre l’indicazione chirurgica bisogna prestare particolare attenzione al rischio operatorio (OS-MRS) che deve essere sempre contenuto nei limiti della ragionevolezza.