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Il Resto del Carlino 20 Luglio 2004

Il caso della ragazza morta a Bari per perdere peso, porta alla ribalta il problema degli interventi chirurgici anche nella nostra città. Tiziana Stifanelli, di 29 anni, di Galatone, pesava 120 chilogrammi e le era stato consigliato l’intervento di by-pass per risolvere il problema dell’obesità. Il primo intervento è stato eseguito il 17 maggio scorso da medici della seconda divisione di chirurgia del Policlinico. Dopo altri tre interventi chirurgici compiuti per porre rimedio ad una serie di complicanze sorte,la donna è morta il 16 luglio scorso. Hanno fatto scalpore soprattutto le frasi del padre della ragazza, Giuseppe Stifanelli: “A tutte le ragazze che hanno problemi di peso dico non lo fate, non ricorrete ai ferri, non rischiate la vostra vita per il futile apparire, per inseguire i modelli di quelle ragazze che sgambettano in televisione, cercate la bellezza dentro di voi”.
Il dottor Tiziano Berselli, modenese, chirurgo specializzato in questo tipo di patologie che lavora alla clinica Hesperia Hospital, spiega quali sono le novità al riguardo e come in città si tratta la cura dell’obesità.

Dottore, raggiungere risultato estetici con il bisturi può davvero essere pericoloso?
“Premesso che non voglio entrare nello specifico del caso di Bari, che non conosco, mi ha colpito la frase del padre della ragazza, che ha parlato di bellezza. Purtroppo non si tratta di estetica, occorre far capire alla gente che quando l’obesità supera una certa soglia si deve parlare di patologia, quindi a questo punto l’estetica non c’entra più nulla”
Esiste una lotta all’obesità?
“Si, anche l’Oms ha dichiarato tra gli obiettivi quello di sconfiggere l’obesità, che in Italia colpisce il 20% della popolazione. Il costo totale di questa patologia è elevatissimo, soprattutto se si pensa alle conseguenze come il diabete, l’ipertensione e le patologie cardiache.”
Qual è la situazione nella nostra città? E’ possibile intervenire chirurgicamente?
“Da oltre dieci anni mi occupo solo di questi interventi all’Hesperia Hospital . Trattiamo sempre più spesso il problema con il bendaggio gastrico. E’ un intervento che si fa in laparoscopia, posizionando una benda regolabile intorno alla parete dello stomaco che viene stretta come una cintura. Un intervento perfettamente reversibile, che non comporta rischi, ma ci tengo a sottolineare che si tratta pur sempre di un intervento.”
Esiste il rischio di complicazioni?
“Nella mia esperienza opera con questa tecnica circa 100 pazienti all’anno, di cui la metà sono modenesi e non abbiamo mai avuto problemi.”
Quanto dura l’operazione?
“Circa un’ora e la degenza è di sole ventiquattro ore”.
Quali sono i risultati?
“L’alimentazione del paziente al risveglio viene subito ripristinata con una dieta apposita, già dopo il secondo mese abbiamo una perdita di peso nella maggioranza dei casi in 12-18 mesi perde la percentuale di grasso in eccesso.”
Esistono controindicazioni?
“Unica controindicazione all’operazione sono i pazienti di più di 65 anni, i tossicomani, gli alcolisti e i pazienti con problemi psichici. Tra le novità in settembre arriverà a Modena un apparecchietto elettronico, si chiamerà elettrostimolatore gastrico, meno invasivo, più sicuro darà ottimi risultati come hanno dimostrato i test già effettuati.”